Fonte foto: Nove da Firenze |
Si complica la realizzazione del “regalo di Natale” che Palazzo Vecchio sperava di consegnare ai fiorentini, un progetto atteso fin dalla promessa fatta durante la campagna elettorale. Già dai test primaverili, si era ipotizzato che la nuova linea tramviaria potesse entrare in funzione entro l’estate, ma ora sembra che il debutto della Vacs – la variante che collegherà San Marco ai viali di circonvallazione – possa slittare a dopo Natale.
C'è il rischio che la tramvia non possa accogliere i primi passeggeri prima di gennaio 2025, accumulando così oltre sei mesi di ritardo rispetto ai piani iniziali. Per fare il punto: i test di sistema, attualmente in fase di completamento (con Sirio già in azione dalla Fortezza da Basso a piazza San Marco), dovrebbero concludersi oggi. Quali passaggi restano, quindi? Ieri l’Anfisa, l’agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria e stradale, ha fornito alcune spiegazioni. Palazzo Vecchio informa che martedì 10 dicembre si terrà una riunione plenaria per valutare e approvare il nulla osta tecnico al servizio, dopo il completamento del test finale.
In quella stessa giornata saranno comunicati l’inizio e la durata del periodo di pre-esercizio, necessario prima dell’attivazione definitiva della linea. Su questo fronte, le tempistiche non sono standardizzate: il pre-esercizio potrebbe durare pochi giorni o estendersi a diverse settimane.
L’ipotesi che la linea sia operativa entro il 25 dicembre non è ancora del tutto esclusa, ma sembra sempre meno probabile. Qualcuno suggerisce che sarebbe meglio posticipare l’avvio a dopo le festività natalizie: il traffico già congestionato di quel periodo potrebbe infatti peggiorare ulteriormente con l’introduzione del sistema semaforico adattato alla tramvia, creando difficoltà per automobilisti e pedoni. In ogni caso, con o senza inaugurazione natalizia, la Vacs sembra ormai prossima al completamento dopo due anni di cantieri complessi e spesso contestati, soprattutto nell’area di San Marco. Intanto, ieri sera, nuovi problemi tecnici hanno bloccato le linee T1 e T2, complicando ulteriormente la situazione.
Una volta operativa, la variante aprirà un nuovo capitolo con l’avvio dei lavori per la linea 3.2.1, il cui cantiere è già stato parzialmente avviato a Bagno a Ripoli e nei dintorni dei viali, con interventi di sistemazione stradale. Questa nuova tratta prevede 7,2 km di binari e 17 fermate, collegando piazza della Libertà a Bagno a Ripoli attraverso Gavinana e i viali. Palazzo Vecchio dovrà accelerare per rispettare la scadenza di ottobre 2026, necessaria per non perdere i finanziamenti previsti per l’opera.
Fonte notizia: La Nazione Firenze
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