lunedì 27 gennaio 2020

L'UNESCO giudica positivamente la #TramviaFi

Spesso si è sentito dagli "anti - tram" la volontà di appellarsi all'UNESCO contro lo "scempio della tranvia fiornetina. L'UNESCO ha risposto. Di seguito il testo completo pubblicato sul sito del Comune, con la parte evidenziata dove si parla di tranvia.

Unesco e Firenze unite nel nome di Dante e della cultura

Il sindaco e l’assessore Sacchi incontrano la direttrice generale Audrey Azoulay

L’Unesco celebrerà anche con Firenze il 700/o anniversario della morte di Dante, che ricorrerà nel 2021, e il capoluogo toscano si è candidato ad ospitare un summit internazionale in occasione del 50/o anniversario della  Convenzione per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale e del 40/o anniversario di Firenze patrimonio mondiale, che ricorrono entrambi nel 2022. Questi alcuni dei temi discussi durante l’incontro, oggi nella sede dell’organizzazione internazionale, tra il sindaco Dario Nardella e l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi con la direttrice generale Audrey Azoulay, alla presenza dell’ambasciatore Massimo Riccardo, e di Ernesto Ottone Ramirez, sottosegretario generale per la cultura.

Il sindaco e l’assessore sono a Parigi per una breve missione. Per quanto riguarda Dante, sindaco e assessore hanno illustrato i principali progetti legati al ricordo del Sommo Poeta che saranno organizzati in città. La direttrice ha apprezzato l'annuncio del governo italiano di far nascere a Firenze un museo della lingua italiana. Il sindaco, ringraziando la direttrice per aver incluso Dante nell’agenda culturale dell’Unesco, ha proposto che Firenze organizzi a Parigi, presso la sede dell’organizzazione internazionale, una mostra di un’opera d’arte simbolica e un momento di riflessione sull’opera del Poeta.

E’ stato poi condiviso il giudizio positivo di Unesco, attraverso Icomos, sul percorso di Firenze per la preservazione del suo patrimonio culturale: in particolare sono stati ottimamente valutati i progetti legati all’elettrico e le nuove linee tramviarie.

Con la direttrice generale è stato toccato anche il tema, che accomuna molte città d’arte italiane ed europee, dell’overtourism e del fenomeno degli affitti brevi nei centri storici.

Nardella ha sottoposto all’attenzione dell’Unesco la necessità di una norma comune europea che regolamenti il settore, oggi piuttosto frastagliato, e che consenta ai sindaci maggiori poteri di controllo e di limitazione degli affitti brevi per evitare uno snaturamento delle città. L’Unesco si è resa disponibile ad una riflessione internazionale sul tema, insieme ad altre grandi città che si confrontano con questo fenomeno.

venerdì 24 gennaio 2020

#TramviaFi - C'è un indagine su alcune ditte appaltatrici della linea 2

C'è un inchiesta per frode, con nove indagati, a carico di alcune ditte sub-appaltatrici per il cantiere in zona Via Benedetto Marcello / Viale Redi. Avrebbero abbattuto alcuni tigli non previsti dal contratto di appalto, poi sostituiti con piante di minor pregio. Il Comune e la Sopraintendenza parti offese. Maggiori dettagli al link.

giovedì 23 gennaio 2020

#TramviaFi Siamo proprio sicuri che sia la cosa giusta usare le batterie sui tram?

Che la progettazione delle catenarie in Piazza Stazione e in genere sulle nuove linee (2 e prolungamento della 1 verso Careggi) sia stata fatta con i piedi è evidente a tutti, basta confrontare con la parte più vecchia risalente al 2010, nessun palo in via Iacopo da Diacceto, e pali con colori meno appariscenti, più radi e meno pesanti. Cavi elettrici appesi agli edifici, appunto senza pali. Infatti, con tutte le polemiche che hanno investito il primo tratto della linea 1, nessuno ha sollevato il problema dei pali.
Adesso l'anti esteticità dei pali è diventato il nodo più importante. Quello che però non si dovrebbe dimenticare e che le batterie hanno un costo di smaltimento da non sottovalutare e che i cavi elettrici restano la soluzione più pulita anche dal punto di vista dell'ambiente.
Evitare una selva di pali in Piazza S. Marco, con un breve tratto a batteria può essere una soluzione idonea per salvaguardare la bellezza della piazza, ma progettare 2 terzi della linea verso Bagno a Ripoli senza catenarie appare senza dubbio un'esagerazione.
Migliorarne l'estetica e utilizzare gli edifici dove è possibile, secondo me è la scelta più giusta. La scelta delle batterie da utilizzare ovunque e comunque mi assomiglia tanto agli anni 50 quando si decise di smantellare i vecchi tramway e le relative linee perchè davano noia al traffico privato... 

giovedì 16 gennaio 2020

#TramviaFi collegata da Bagno a R. a P. a Niccheri con il JumboBus (e poi fino al Chianti)

L’annuncio del sindaco ripolese e consigliere delegato ai trasporti della Metrocittà Francesco Casini e del primo cittadino di Greve Paolo Sottani. Entro l’anno via alla progettazione per una linea di Bus rapid transit integrata con la futura tramvia di Bagno a Ripoli. Nardella: “Scelta opportuna mentre si sviluppa la tramvia per rispondere in modo adeguato alle esigenze di mobilità”

Da Firenze a Ponte a Niccheri e fino al Chianti a bordo del Jumbo bus. Non è più un sogno nel cassetto, ma un’idea pronta a trasformarsi in realtà, con tanto di obiettivi temporali già segnati in calendario. Si parte con la candidatura al bando del Ministero dei trasporti e delle infrastrutture per reperire le risorse necessarie. E si prosegue con la volontà di avviare la progettazione dell’opera entro la fine dell’anno. 
Ad annunciare la novità che si presenta come una rivoluzione per il trasporto pubblico locale nell’intero quadrante a sud di Firenze grazie ad una mobilità sostenibile e integrata sono i sindaci di Bagno a Ripoli e Greve in Chianti, Francesco Casini (consigliere metropolitano delegato al Tpl e alla mobilità) e Paolo Sottani. 
“La tramvia fino a Bagno a Ripoli – spiegano – sarà solo il punto di partenza per potenziare la mobilità pubblica nel Chianti. Servirà un rafforzamento complessivo delle linee di bus in adduzione, che dovranno essere sempre più capillari ed efficienti. In questo il Bus rapid transit, meglio conosciuto come Jumbo bus, potrà avere un ruolo chiave”. 
“Il Jumbo bus – sottolinea Dario Nardella, sindaco della Città Metropolitana di Firenze - è uno strumento opportuno nell'ambito della crescita di una rete tranviaria che attraverserà tutte le direttrici principali di Firenze, dal centro della Città del Fiore fino a Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Scandicci e Bagno a Ripoli. Tutta le rete si collegherà progressivamente a quella ferroviaria, consentendo così di rispondere a una domanda di mobilità che è sempre più metropolitana. Perchè questa esigenza possa essere sostenibile si deve passare sempre più dall'auto al ferro dei binari”. 

L’idea progettuale del jumbo bus, che sarà sviluppata dalla Città Metropolitana di Firenze insieme alle amministrazioni locali, prevede la realizzazione di una corsia preferenziale che dal viadotto Marco Polo, all’uscita dell’autostrada A1 a Firenze sud, collegherà Ponte a Ema, Ponte a Niccheri e l’ospedale “Santa Maria Annunziata” e, proseguendo lungo la Chiantigiana, tutto il Chianti. 
Il finanziamento dell’opera sarà possibile grazie alla partecipazione della Metrocittà ai prossimi bandi del Mit e alle risorse messe a disposizione da Autostrade per l’Italia nell’ambito dei lavori della terza corsia dell’A1 per il potenziamento del sistema di rotatorie nel tratto tra il casello di Firenze sud e Ponte a Niccheri e per la realizzazione del nuovo parcheggio dell’ospedale. 
Il progetto comprenderà inoltre una sperimentazione della tariffa integrata con un biglietto unico per il trasporto con Bus rapid transit e trasporto urbano ed extraurbano. 
“Utilizzando apposite corsie preferenziali, che potranno essere messe al servizio anche dei mezzi di soccorso diretti all’ospedale del ‘Niccheri’, il Bus rapid transit garantisce rapidità al trasporto su gomma, i mezzi impiegati sono ecologici e consentiranno di raggiungere agevolmente territori dove altrimenti sarebbe davvero difficile se non impossibile, per limiti tecnici e costi, fare arrivare i binari del tram”, aggiungono Casini e Sottani. 
Con l’avvio della progettazione entro il 2020 e la partenza dei lavori nel 2021, “l’obiettivo – concludono i due sindaci – è essere pronti con i bus rapidi quando entrerà in funzione la tramvia o, perché no, se possibile anche prima”. 
Casini e Sottani ricordano inoltre come grazie alla collaborazione con Città Metropolitana, Regione e Autolinee Chianti Valdarno, di recente sia stato possibile implementare le corse negli orari cosiddetti di “morbida”, migliorando notevolmente la mobilità per Bagno a Ripoli e Firenze non solo per gli studenti, bensì per tutta la popolazione, “sempre con la volontà di offrire migliori servizi alla popolazione e in primis agli studenti, cittadini del futuro”.