Fonte immagine: Prima Firenze |
Le sorti della linea tramviaria 4.2, destinata a collegare Firenze a Campi Bisenzio, sono appese a un filo. Al centro della disputa, un cambio di tracciato voluto dalla nuova amministrazione comunale di Campi Bisenzio, guidata dal sindaco Andrea Tagliaferri.
La svolta elettorale e il nuovo tracciato
Già durante la campagna elettorale, il comitato di piazza Aldo Moro aveva sollevato perplessità sul progetto iniziale, chiedendo di spostare il capolinea. Con l'elezione di Tagliaferri, la nuova giunta ha deciso di accoglierne le richieste, modificando l'ultimo tratto della linea e spostando i binari da piazza Aldo Moro a via San Giusto.
Le proteste dei residenti e la crisi della maggioranza
Tuttavia, questa scelta ha innescato una serie di proteste da parte dei residenti di via San Giusto, che hanno evidenziato le criticità del nuovo tracciato: una strada più stretta, un forte impatto sulle abitazioni e la necessità di espropri. Le tensioni hanno portato a uno scossone politico, con i Cinque Stelle che hanno lasciato la maggioranza mentre i dem, dall'opposizione insistevano nel mantenere il tracciato originale, arretrando leggermente il capolinea.
Il costo della variante e la presa di posizione di Regione e Comune di Firenze
Il cambio di tracciato ha un costo stimato in circa 5 milioni di euro, un onere che Regione e Comune di Firenze si rifiutano di sostenere. Durante un recente incontro, i due enti hanno ribadito che, se Campi Bisenzio vuole procedere con la variante, dovrà finanziarla autonomamente.
Una cronologia degli eventi
- Prima della campagna elettorale: Il comitato di piazza Aldo Moro esprime le prime perplessità sul progetto iniziale.
- Elezioni comunali a Campi Bisenzio: Vittoria di Andrea Tagliaferri e della sua lista.
- Nuova amministrazione: Decisione di modificare il tracciato della tramvia.
- Proteste dei residenti: Nasce un comitato contro il nuovo tracciato.
- Crisi politica: I Cinque Stelle abbandonano la maggioranza.
- Presa di posizione di Regione e Comune di Firenze: Rifiuto di finanziare la variante.
Le incognite sul futuro del progetto
La situazione è complessa e incerta. Da un lato, l'amministrazione campigiana è determinata a portare avanti il nuovo tracciato, ma dall'altro si trova a dover affrontare le proteste dei cittadini, la crisi politica e la mancanza di finanziamenti. Inoltre, la variante comporterebbe un allungamento dei tempi di percorrenza e rischierebbe di compromettere il rispetto delle scadenze imposte dal PNRR.
Conclusioni
Il progetto della tramvia di Campi Bisenzio è diventato un caso emblematico delle difficoltà che possono insorgere nella realizzazione di grandi opere pubbliche. Le scelte politiche, le pressioni dei cittadini e le esigenze di bilancio si intrecciano, dando vita a un quadro complesso e in continua evoluzione.
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