sabato 18 novembre 2023

#TramviaFi , il governo toglie fondi per 30 milioni alla linea 4.1 Leopolda-Piagge-Campi

Rendering fermata Leopolda
Fonte immagine Corriere Fiorentino

Firenze e la Toscana si ribellano al rinvio di tre anni su una parte del finanziamento per la tramvia 4.1, la Leopolda-Piagge. 30 milioni in meno che dovevano arrivare nel 2024 e che potrebbero scivolare al 2027, almeno secondo quanto è scritto nelle bozze della legge di Bilancio in discussione in Parlamento. 

Ma dal ministero delle Infrastrutture fanno sapere che non ci sarebbe alcun complotto anti-Toscana: il rinvio del finanziamento è «un semplice passaggio tecnico-finanziario, perché si ritiene che quei fondi non possano essere utilizzati nei prossimi mesi. In caso contrario, ci potranno essere compensazioni tra i saldi o altre rimodulazioni. In altre parole: l’opera sarà garantita in ogni caso e non c’è alcuna punizione per la Toscana».

La versione del governo sembrerebbe rassicurante, ma si scontra col fatto che i 30 milioni, sul totale dei quasi 230 stanziati per l’opera, sono quelli legati al ricalcolo per i rincari. E nel 2024 i cantieri per la linea 4.1, con la gara d’appalto già conclusa, potrebbero comunque partire, con Palazzo Vecchio che ora valuta la fattibilità tecnica di adottare il modello dello stadio Franchi, ovvero iniziare i lavori ancor prima di avere tutti i fondi per completarli. 

Ma al momento la reazione è tutta politica: «Come risposta all’alluvione, il governo taglia 30 milioni dal progetto della tramvia che collegherà Firenze a Campi — tuona il sindaco Dario Nardella — Oltre a non mandare aiuti immediati, riducono i finanziamenti a un progetto di mobilità fondamentale per il territorio. Dispiace che di fronte a un’emergenza così urgente, si risponda facendo campagna elettorale senza un minimo di rispetto per istituzioni e cittadini. Andremo avanti per dare risposte a chi ha perso tutto e ci batteremo per trovare le risorse per la tramvia».

Con il taglio alla linea Leopolda-Piagge, la 4.2, Piagge-Campi Bisenzio, resta invece finanziata, col rischio che nasca un binario morto nella Piana non collegato alla città. Ma il Comune non ha mezzi propri per rifinanziare quei 30 milioni, perché il livello massimo di indebitamento annuale è di 45 milioni, tutti già occupati per il prossimo anno. Accendere un nuovo mutuo è quindi impensabile, mentre ad ora ci sarebbero nuovi possibili canali di finanziamento, anche se Nardella sembra intenzionato a sondare ogni possibilità.

La Toscana è scossa: «Viene il sospetto che il governo punti scientificamente sulla Toscana ogni volta che cerca qualcosa da tagliare», dice il segretario regionale Pd, Emiliano Fossi, mentre il governatore Eugenio Giani commenta che il taglio «appare privo di buon senso, perché quei 30 milioni rischiano di compromettere i più di 300 milioni (la cifra complessiva prevista per le linee 4.1 e 4.2, ndr) stanziati attraverso il Pnrr. Quindi io spero che nell’esame in Parlamento ci si possa rendere conto dell’assurdità di un taglio del genere». Alla luce della riduzione dei fondi per lo stadio Franchi e delle esitazioni del governo a dare risorse per i danni dell’alluvione, anche Giani non esclude che sia in corso un attacco alla Toscana: «Sempre più gli indizi stanno diventando prove».

«A fronte di enti locali efficienti che riescono a progettare e cantierizzare si registra l’azione in senso contrario del governo. Per di più a carico di un’opera di trasporto pubblico ecologica che porta alla riconversione green della mobilità cittadina. Il Governo rimetta subito i 30 milioni al loro posto», ribadiscono Fossi e il responsabile infrastrutture Francesco Gazzetti. 

Firenze e la Toscana protestano contro la decisione di ritardare di tre anni una parte dei finanziamenti per la tramvia 4.1, denominata Leopolda-Piagge. I 30 milioni di euro previsti per il 2024 potrebbero ora essere posticipati al 2027, secondo le bozze della legge di bilancio attualmente in discussione in Parlamento.

Tuttavia, il Ministero delle Infrastrutture afferma che il ritardo non è indice di un piano anti-Toscana. Il ritardo viene descritto come un "semplice trasferimento tecnico-finanziario", in quanto non si prevede che i fondi saranno necessari nei prossimi mesi. Se la necessità dovesse presentarsi prima, si potrà procedere a una compensazione con i saldi o ad altri aggiustamenti. In parole povere, il ministero garantisce che il progetto andrà avanti comunque e che la Toscana non subirà alcuna penalizzazione.

Sebbene questa spiegazione possa sembrare rassicurante, c'è un conflitto in quanto i 30 milioni di euro sono legati al ricalcolo degli aumenti di prezzo. Inoltre, la costruzione della linea 4.1 potrebbe iniziare entro il 2024, con le gare d'appalto già concluse e Palazzo Vecchio che sta valutando la praticabilità di adottare un modello simile a quello dello stadio Franchi, dove i lavori iniziano prima di aver ottenuto tutti i fondi necessari.

Ma la risposta finora è stata politica: Il sindaco Dario Nardella esclama: "Come risposta all'alluvione, il governo sta tagliando 30 milioni di euro dal progetto del tram che avrebbe collegato Firenze a Campi. Non solo non si forniscono aiuti immediati, ma si riducono i fondi di un progetto di mobilità cruciale per la regione". "Con questa riduzione dei fondi per la linea Leopolda-Piagge 4.2, la Piagge-Campi Bisenzio rimane finanziata, ma rischia di creare un binario ridondante, non collegato alla città. Il Comune, senza mezzi per trovare finanziamenti alternativi e con il limite massimo di indebitamento annuale già esaurito, si trova di fronte allo scoraggiante compito di trovare nuove potenziali fonti di finanziamento.

A livello regionale, c'è uno shock: Il segretario regionale del Pd, Emiliano Fossi, suggerisce: "C'è il sospetto che il governo stia sistematicamente prendendo di mira la Toscana ogni volta che c'è qualcosa da tagliare". Il governatore regionale Eugenio Giani si augura che durante la revisione del Parlamento ci si renda conto dell'assurdità di un simile taglio. Alla luce delle recenti riduzioni dei fondi e dei tentennamenti nell'erogazione di risorse per i danni delle alluvioni, Giani non scarta l'ipotesi di un assalto alla Toscana: "Gli indizi stanno gradualmente diventando prove concrete".

"L'efficienza degli enti locali nel pianificare e avviare le costruzioni, contrapposta all'azione controproducente del governo, è triste. Soprattutto quando si tratta di un trasporto pubblico ecologico e rispettoso dell'ambiente che favorisce la transizione verso una mobilità verde. Il governo deve ripristinare immediatamente i 30 milioni di euro", insistono Fossi e il responsabile delle infrastrutture Francesco Gazzetti. 

Fonte: Corriere Fiorentino

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