martedì 10 dicembre 2019

#TramviaFi - Razzanelli: per i pali in SMN ci rivolgeremo all'UNESCO

Progetto Tramvia, il Centrodestra e M5S rispondono a Nardella: “Atteggiamento autoritario, così non va”

“Chiederemo l'intervento dell’Unesco per rimediare allo scempio in Piazza della Stazione di Santa Maria Novella”

Non si placano gli animi dopo che l’opposizione di Palazzo Vecchio si è vista unita e compatta contro il progetto della Tramvia 3.2 proposta dall’amministrazione. “Con le osservazioni depositate dal Consigliere Razzanelli di Forza Italia – scrivono i rappresentanti in Comune di FI (Cellai), FdI (Draghi), Lega (Bussolin) e M5S (De Blasi) in una nota – il progetto può già dirsi bloccato e la tanto richiesta pausa di riflessione rischia davvero di diventare realtà e, finalmente, potremmo studiare soluzioni alternative e meno impattanti per Firenze. Le parole di Nardella non rispecchiano quelle di un Sindaco della città. Non solo propone a Firenze un progetto a scatola chiusa, ma il nervosismo che dimostra lascia adito ad altri pensieri. Cosa c’è dietro la realizzazione della tramvia, anche quando il tracciato si rivela essere palesemente dannoso per la città? Vorremo sapere, a questo punto, quanto è stretto il cappio per Firenze: l’importante è far bene, mentre a detta dell’amministrazione la priorità sembrano essere i finanziamenti.

Aver conquistato la maggioranza dei voti non implica la libertà di azione totale; quello accadeva in altri periodi della nostra storia. In democrazia esistono processi partecipativi, valutazioni tecniche razionali, giudizi critici ed esiste l’opposizione che non farà a meno di ricordare ed attuare tali principi”.

“Aspettando la risposta alle nostre osservazioni – aggiunge Razzanelli – chiederemo anche all’Unesco di intervenire per rimediare allo scempio realizzatosi in Piazza della Stazione di Santa Maria Novella. Firenze, lo ricordiamo, è patrimonio dello stesso Unesco e siccome l’amministrazione non ha intenzione di attivarsi per rimuovere i pali nella piazza, ci vediamo costretti a rivolgerci direttamente all’Organizzazione delle Nazioni Unite”. 

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