Quando sull'articolo di oggi sulla Nazione, ho sentito per la prima volta parlare di "tramwave" e dell'ipotesi di adottarlo per una parte delle nuove linee (in P.za Stazione, Via Valfonda e alla Fortezza) sono rimasto stupito. Sto seguendo dal 2008 tutto quanto riguarda la tranvia fiorentina, ma questa cosa proprio non la ricordavo.
Ho comunque fatto una ricerca ed effettivamente vi è una versione del Sirio su cui si può utilizzare questa tecnologia (http://italy.hitachirail.com/tram_325.html - una sorta di binario centrale che è alimentato solo nel momento che passa il tram e solo sotto di esso). Sarebbe stata un'ottima soluzione. Purtroppo non è stata adottata e magari i motivi sono come al solito di costi. Infatti si sarebbe dovuto riconvertire i 17 Sirio della linea 1 alla nuova tecnologia (impossibile pensare di non utilizzarli sui nuovi tratti di linea, visto, per altro, che la linea 3 è il proseguimento della linea 1); poi acquistare i nuovi convogli con la nuova tecnologia e l'implementazione della nuova tecnologia in modalità ibrida i convogli devono avere entrambe le modalità di trazione, i pali ci sono e sarebbero comunque rimasti sulla linea 1 e nelle parti delle altre linee più periferiche.
Sulla Nazione si dice "Non ci dovrebbero essere contraccolpi significativi nemmeno sul piano dei costi". Su questo, permettetemi di dubitare.
In realtà, se vogliamo andare a cercare il pelo nell'uovo, quello di cui si parla nell'articolo della Nazione, sono 2 tecnologie e non una sola (i supercapacitatori sono una cosa e tramwave è un'altra; i primi pur portando un risparmio energetico, riducono comunque le prestazioni dei tram). E' tutto verificabile al link al sito di Hitachi, produttore del Sirio, sopra riportato. Magari alla Nazione hanno approfondito più di me ed hanno altre informazioni, magari di prima mano dalla ditta costruttrice.
Comunque arriviamo adesso al titolo del post: perché ci dovremmo tenere i pali?
Sempre per un motivo banale i costi, ma anche un'altro non meno importante, ridurre di nuovo la città nel caos.
Mi vado a spiegare: Ovviamente costa sostituire o modificare, non più 17 ma 46 convogli Sirio adeguandoli a questa nuova tecnologia. Costa anche implementare la nuova tecnologia e rimuovere tutti i pali e catenarie esistenti nelle zone interessate. Quindi le anime candide che chiedono una nuova soluzione si dovranno scontrare con questa realtà: è necessario trovare soldi, tanti, per rifare un lavoro appena concluso, comunque approvato da tutti, Sopraintendenza compresa.
Veniamo adesso al secondo punto, per disfare e riconvertire P.za Stazione, Via Valfonda e la Fortezza alla nuova tecnologia, si dovrà di nuovo chiudere o quasi P.za Stazione, e, peggio, chiudere tutta la tranvia, o quasi, per modificarla. Si immagini dopo quattro anni nel caos, la città inizia a respirare, i cittadini iniziano ad usare le nuove linee, molti, come è accaduto per la linea 1, si convertiranno al mezzo pubblico, poi qualcuno dirà: "Abbiamo scherzato". L'è tutto da rifare", di bartaliana memoria. Si ripristineranno le vecchie linee di bus, si dirà ai cittadini di riprendere auto e moto...
Si crede davvero che uno scenario del genere sia possibile? Beh, se si tratta di ridipingere di grigio qualche palo, parliamone, il resto è fantasia.
Le stesse identiche cose che dico io da tempo su Osservatorio Lavori Tramvia. Aggiungo solo, che la linea di Zhuhai, unica al mondo dotata di questa tecnologia, è costata 26 milioni di euro per 8,7 km di tratta. A questo punto, non starei più a parlare di quello che è già stato fatto, ma di quello che si farà, e spero vivamente che si prenda in considerazione questa tecnologia per il passaggio da piazza San Marco.
RispondiEliminaAndrea
Sarebbe auspicabile, ma anche in questo caso si va incontro a costi poco sostenibili. Attualmente vi sono 46 tram che possono essere utilizzati su qualsiasi tratta. Con il prolungamento della linea 2 verso P.za S. Marco con le catenarie tradizionali si tratterebbe di adeguare il parco convogli con poche unità, o addirittura nessuna, se nei 46 di adesso sono già comprese le necessità per quel tratto. Sinceramente lo ignoro.
RispondiEliminaSe si adottasse la nuova tecnologia andrebbero modificati/acquistati i tram per usarla. Si perderebbe poi la flessibilità di avere tutti i convogli che possono essere utilizzati su tutti i percorsi, con l'aumento delle macchine di scorta.
Si deve considerare che il tratto centrale sarà a binario unico, su via Cavour e su via La Pira/La Marmora presumibilmente senza pali, ma con i fili appesi agli edifici, auspicando che il transito sulla piazza avvenga dalla parte opposta rispetto alla Chiesa.
Non so quanto sia sostenibile in termini economici. So solo che nel 2009 ci avevano già pensato:
Eliminahttps://bit.ly/2J3CQ6I
Ansaldo STS, nelle sue brochure pubblicitarie, sostiene che qualsiasi rotabile può essere aggiornato con il pattino di contatto. La cosa giusta sarebbe chiedere ai prossimi incontri con il comune, fuor di polemica, quanto potrebbe costare. Grazie per la risposta.
Andrea