Orari di maggior afflusso: alla fermata Resistenza il tram proveniente da Villa Costanza è già pieno. Il susseguirsi delle successive fermate rende l'ambiente affollato all'inverosimile. La frequenza di 6 minuti entrata in vigore dopo la chiusura delle scuole non aiuta certamente a smaltire tutte le persone presenti alle fermate. Il successo, forse anche un po' inaspettato, del parcheggio scambiatore e della stazione bus di Villa Costanza con l'aggiunta dei passeggeri diretti a Careggi che prima usavano altri mezzi ha reso i veicoli tranviari molto simili a carri bestiame. Colpo di grazia a Porta al Prato, dove i passeggeri diretti alla stazione ed oltre, provenienti dai capilinea Ataf della Stazione Leopolda, cercano di salire, spesso con scarso successo, sui tram già stracolmi. I litigi nei pressi delle portiere, con molti passeggeri lasciati in pensilina per mancanza di spazio, sono all'ordine del giorno. L'ambiente torna vivibile, almeno per il momento, alla fermata Valfonda. In orari diversi, la situazione è analoga in direzione Villa Costanza.
Riportare la frequenza dei tram alla massima consentita, secondo me diventa una priorità assoluta che non può far passare altro tempo in mezzo. Il consenso acquisito con l'apertura della nuova linea rischia di sciogliersi come neve al sole, se le condizioni di viaggio restano queste descritte. Sul lungo termine, valutare la possibilità di aggiungere un modulo in più ai Sirio per aumentarne la portata, la lunghezza delle fermate dovrebbero consentirlo, ma questo solo i tecnici possono o meno confermarlo.
Spero che il Sindaco e l'assessore Giorgetti abbiano ben presente la situazione attuale e si adoperino per migliorarla al più presto.
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