Domani, secondo ripetuti annunci da parte di Sindaco e amministrazione comunale, sarebbe dovuta diventare operativa la piena integrazione delle tre linee, la linea 1, in esercizio dallo stesso giorno del 2010 con le altre due costruite negli ultimi quattro anni. Così non è stato. La linea 3 dovrebbe avere un ritardo su questa data di 4 mesi e mezzo. La messa in esercizio della linea 2 è molto più incerta. Di ieri l'annuncio di un nuovo ritrovamento archeologico (cinque tombe) nei pressi del cantiere di Viale Belfiore. Nardella, più ottimista, parla di ritardo di alcune settimane, mentre le ditte e la Tram Firenze SpA indicano come mese probabile quello di Novembre.
Ieri, il primo tram di Gest, dopo il trasporto notturno nel fine settimana, ha mosso i suoi primi passi in Viale Morgagni.
Molti fiorentini si sono iscritti sui social per partecipare alla cena scommessa dal Sindaco sulla data del 14 febbraio e irrimediabilmente persa. La lega, domani non perderà occasione, con una manifestazione, di ribadire il mancato raggiungimento dell'obiettivo stabilito.
Comunque, nonostante i detrattori e le comprensibili lamentele dei cittadini coinvolti in 4 anni infernali di traffico e cantieri aperti in mezza città, entro breve, una delle più grandi opere realizzate a Firenze negli ultimi cento anni, entrerà in esercizio e, come è già avvenuto per la linea 1, i benefici si vedranno a breve. Migliaia di cittadini cambieranno le proprie abitudini, lasciando auto, motocicli e ciclomotori fermi nei propri garage e quartieri. Lo sforzo è comunque stato notevole, passare dai 7 anni per la linea 1 ai 4 o poco più per le nuove due linee (i lavori effettivi iniziarono a maggio 2014).
Dalla Stazione, in venti minuti già si raggiunge il centro di Scandicci, si potrà raggiungere l'ospedale di Careggi o l'aeroporto di Peretola. In 45 minuti dal Capolinea di Villa Costanza al policlinico fiorentino con la nuova linea che unificherà l'attuale linea 1 alla nuova linea 3 cambierà la vita a molti operatori sanitari e ai cittadini che dovranno recarsi lì per curarsi o visitare i propri cari. Il quartiere di Novoli, l'aeroporto, la Regione, il Palazzo di Giustizia saranno più facilmente accessibili senza l'incubo di dover trovare un parcheggio. Dopo l'inferno, il futuro si prospetta tutto sommato più roseo per la nostra città.
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