La metrotranvia di Firenze, la cui rete al momento è costituita dalla sola linea T1, è uno degli esempi più importanti di come offrire un servizio moderno ed efficiente per i pendolari. La linea che collega Firenze a Scandicci, lunga 7,4 km e con 14 fermate, è nata dalla vecchia rete di tram fiorentini che fino agli anni ’50 erano in funzione. I viaggiatori al giorno sono circa 30.000 e sono 13 milioni quelli annuali, il doppio rispetto ai 7 milioni di passeggeri stimati come obiettivo al momento dell’affidamento del servizio, su un percorso che, prima dell'arrivo della tramvia, era servito con linee di autobus che trasportavano circa 1 milione di persone l'anno. Le rilevazioni campionarie effettuate sull’utilizzo della tranvia in questi anni dicono che circa il 35/40% di chi utilizza oggi questo mezzo era solito spostarsi in auto o moto. Tutto ciò è stato possibile grazie anche alla frequenza delle corse (nei momenti di punta uno ogni 4 minuti) ed alla velocità di collegamento, che permette di raggiungere il centro di Firenze da Scandicci in soli 23 minuti. Dal punto di vista ambientale si stimano ogni anno in 1.600 le tonnellate di CO2 che si sono ridotte. Per quanto riguarda le linee 2 e 3 (Aeroporto-Stazione e Careggi-Stazione) è fissata per febbraio 2018 la fine dei lavori mentre la messa in esercizio reale è programmata per maggio-giugno, una volta che almeno due mesi di pre-esercizio saranno trascorsi per avere l’autorizzazione finale al trasporto passeggeri dal Ministero.
Dalla terrazza della casa di mia madre ho assistito al (lento) progredire della costruzione della linea 1 della tranvia di Firenze. Ne sono diventato un fan. Qui è possibile seguire l'evoluzione di quest'opera, l’esercizio, le novità.
mercoledì 17 gennaio 2018
Legambiente: #tramvia #tramviaFi uno degli esempi più importanti...
Questo è lo stralcio, dal documento Pendolaria, redatto annualmente da Legambiente sullo stato del trasporto pubblico della penisola, che parla della tranvia fiorentina. Devo dire che l'infrastruttura attuale e futura ne esce molto bene.
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