Dalla terrazza della casa di mia madre ho assistito al (lento) progredire della costruzione della linea 1 della tranvia di Firenze.
Ne sono diventato un fan.
Qui è possibile seguire l'evoluzione di quest'opera, l’esercizio, le novità.
mercoledì 29 ottobre 2014
I no-Tram non demordono...
Il ponte bailey è troppo basso, si rischia esondazioni...
Ennesima dimostrazione di ottusità.Come si può pensare che il Mugnone possa straripare per colpa del ponte bailey se purtroppo il problema esondazione è da sempre il ponte, molto più basso e stretto,che si trova alla fine di via Cosseria e che permette alla ferrovia di entrare nella stazione.Fu questo ponte che ostruito dai detriti fece straripare il Mugnone nel 1992 .Sarebbe da chiedere alle ferrovie di ultimare i lavori di messa in sicurezza del torrente che erano iniziati anche nel tratto interessato,e che dopo i fermi giudiziari sul A.V. non sono mai stati ultimati.Riguardo al tratto di spalletta abbattuta lato viale Milton forse ci si dimentica che dal lato XX Settembre la spalletta non c'è e non c'è mai stata.Le proteste sono lecite ma dovrebbero essere fatte prima pensando e poi agendo. Come sempre grazie per il bel blog
Ormai cercano di ottenere la visibilità sulla stampa con qualunque scusa: basta vedere i rendering del nuovo ponte per rendersi conto che il nuovo ponte è sensibilmente più alto, e soprattutto più largo, dei ponti esistenti (ponte rosso, ponte di via Poliziano e ponte dello statuto). Infatti non avendo campata ad arco non creerà il caratteristico effetto imbuto.
E poi basta, è diventata stucchevole questa farsa degli "abitanti dello Statuto" che si ribellano: sono sempre le stesse dieci facce. La libertà d'opinione è sacrosanta, ma bisognerebbe anche rendersi conto che non si può, in dieci, prendersi il diritto di parlare per un intero quartiere. A questo punto non vedo l'ora che vengano abbattuti i famosi alberi, che cominci lo scavo in viale Strozzi e che parta la realizzazione della sede tranviaria sulla direttive Statuto-Viesseux, nella speranza che, superato il point of no return, diventando inutile la richiesta di bloccare tutto, si rassegnino o, ancora meglio, comincino a chiedere la velocizzazione dei lavori, così almeno si rendono utili.
Ennesima dimostrazione di ottusità.Come si può pensare che il Mugnone possa straripare per colpa del ponte bailey se purtroppo il problema esondazione è da sempre il ponte, molto più basso e stretto,che si trova alla fine di via Cosseria e che permette alla ferrovia di entrare nella stazione.Fu questo ponte che ostruito dai detriti fece straripare il Mugnone nel 1992 .Sarebbe da chiedere alle ferrovie di ultimare i lavori di messa in sicurezza del torrente che erano iniziati anche nel tratto interessato,e che dopo i fermi giudiziari sul A.V. non sono mai stati ultimati.Riguardo al tratto di spalletta abbattuta lato viale Milton forse ci si dimentica che dal lato XX Settembre la spalletta non c'è e non c'è mai stata.Le proteste sono lecite ma dovrebbero essere fatte prima pensando e poi agendo.
RispondiEliminaCome sempre grazie per il bel blog
Ormai cercano di ottenere la visibilità sulla stampa con qualunque scusa: basta vedere i rendering del nuovo ponte per rendersi conto che il nuovo ponte è sensibilmente più alto, e soprattutto più largo, dei ponti esistenti (ponte rosso, ponte di via Poliziano e ponte dello statuto).
RispondiEliminaInfatti non avendo campata ad arco non creerà il caratteristico effetto imbuto.
E poi basta, è diventata stucchevole questa farsa degli "abitanti dello Statuto" che si ribellano: sono sempre le stesse dieci facce.
La libertà d'opinione è sacrosanta, ma bisognerebbe anche rendersi conto che non si può, in dieci, prendersi il diritto di parlare per un intero quartiere.
A questo punto non vedo l'ora che vengano abbattuti i famosi alberi, che cominci lo scavo in viale Strozzi e che parta la realizzazione della sede tranviaria sulla direttive Statuto-Viesseux, nella speranza che, superato il point of no return, diventando inutile la richiesta di bloccare tutto, si rassegnino o, ancora meglio, comincino a chiedere la velocizzazione dei lavori, così almeno si rendono utili.