martedì 29 ottobre 2024

Pali più piccoli, dove ci saranno, per le nuove linee della #TramviaFi - La delibera del Comune

Fonte immagine: Dai colli fiorentini

Tramvia, la “dieta” dei pali. A 40-50 giorni dal debutto della nuova linea "Vacs" Fortezza-San Marco, per cui sono in corso i test finali, una delibera approvata dalla giunta di Palazzo Vecchio rappresenta una svolta simbolica nella progettazione della prossima linea di tramvia, la 3.2.1 Libertà-Bagno a Ripoli, i cui lavori sono iniziati con l'obiettivo di entrare nel vivo nel 2025. Il Comune ha deciso per pali più snelli. Per lunghi tratti, la nuova linea non avrà pali e catenaria perché funzionerà a batteria: dall’inizio di viale Matteotti fino a viale Giovine Italia, e poi dal ponte a Verrazzano fino alla fermata all’inizio di viale Europa. Tuttavia, da Giovine Italia lungo tutto il lungarno Colombo e poi da viale Europa fino al capolinea di Bagno a Ripoli, i pali saranno presenti, anche per consentire la ricarica delle batterie sui tram. Saranno meno tozzi degli attuali, grazie a una “variante pali” autorizzata da una delibera che prevede di realizzare il campo base per i lavori (vicino al futuro deposito dopo il cimitero del Pino). I nuovi pali saranno in acciaio invece che in ghisa verniciata di grigio chiaro, permettendo di utilizzare pali più snelli e con minor ingombro: diametro di 27 centimetri invece di 37, più magri di 1/3. Lo stesso modello è previsto anche per il prolungamento Libertà-Rovezzano, che attraverserà Campo di Marte.

Questa modifica mira a ridurre l'impatto visivo, un tema molto discusso negli ultimi anni. Un esempio è la stazione, dove Palazzo Vecchio ha promesso di ridurre il numero di pali, ma è in attesa che Hitachi (il produttore dei vagoni) progetti nuovi modelli con batteria per quella tratta. «Le nuove tramvie trasformeranno la città, connettendo nuovi quartieri e legando Firenze con altri Comuni, creando una grande città che già oggi è realtà ma che necessita di connessioni efficienti. Grazie alle alimentazioni a batteria su gran parte delle linee, alle catenarie e a soluzioni progettuali come i pali più piccoli, l'impatto sul paesaggio sarà minore. Ora avanti anche con la progettazione delle pensiline dove erano vietate, grazie all'apertura della soprintendente Ranaldi», rivendica l’assessore alla mobilità Andrea Giorgio.

Fonte notizia: Repubblica Firenze

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