venerdì 8 marzo 2024

Il rapporto di Legambiente promuove la #TramviaFi, ma boccia #Firenze per numero auto


In Firenze, per ogni coppia di residenti, si registra più di un'automobile. In termini numerici, la città ha un indice di motorizzazione di 550 veicoli per mille abitanti, mentre nell'intera regione toscana il numero sale a 719 veicoli per mille abitanti. Queste cifre emergono dal report "Pendolaria-Speciale Aree Urbane" di Legambiente, che esamina la mobilità sostenibile urbana: da un lato, il documento critica Firenze e la Toscana per la prevalenza del trasporto privato; dall'altro, elogia l'espansione della rete tranviaria cittadina e le linee in progetto.

Il livello di motorizzazione in Toscana, in aumento secondo i dati del 2022, supera la media italiana di 666 veicoli per mille abitanti, che a sua volta è superiore del 30% rispetto a quella di nazioni europee come Francia, Germania e Spagna, con gravi ripercussioni sull'inquinamento atmosferico. Il report mette in luce anche gli aspetti positivi di Firenze, come i lavori in corso per le linee tranviarie 2 (Lavagnini-San Marco), 3 (Libertà-Bagno a Ripoli), 4.1 (Leopolda-Le Piagge) e 4.2 (Le Piagge-Campi Bisenzio).

A livello nazionale, il report "Pendolaria", parte della campagna Clean Cities, evidenzia i ritardi e gli impatti degli eventi climatici estremi sulle infrastrutture di trasporto pubblico, posizionando l'Italia all'ultimo posto in Europa per quanto riguarda la mobilità sostenibile su rotaia (metropolitane, tram e ferrovie suburbane). Rispetto a Regno Unito, Germania e Spagna, l'Italia è in ritardo, come sottolineato da Legambiente, che critica anche l'assenza di nuovi chilometri di linee tranviarie inaugurate nell'ultimo anno, a differenza dell'accelerazione osservata nel resto d'Europa.

Secondo Lorenzo Cecchi, responsabile mobilità sostenibile di Legambiente Toscana, il report "rivela come Firenze stia procedendo in modo positivo e controcorrente rispetto alla stagnazione nazionale e regionale nelle infrastrutture di mobilità urbana su rotaia". "Negli altri capoluoghi toscani mancano investimenti simili, e in alcuni casi si progettano ancora infrastrutture stradali superate e dannose, come gli 'assi viari' a Lucca". Una volta completati, i lavori della rete tranviaria fiorentina copriranno 27,3 km con un costo stimato di circa 1 miliardo di euro, finanziati con fondi già allocati.

Legambiente critica la legge di Bilancio 2024 per non aver previsto fondi per il trasporto rapido di massa, la ciclabilità e la mobilità sostenibile, necessari per affrontare le sfide future della mobilità.

Il report evidenzia anche gli effetti degli eventi climatici estremi del 2023, come la caduta di alberi a causa del vento: uno al parco delle Cascine che interruppe la linea 1 per Scandicci e un altro che danneggiò la linea elettrica alla fermata Strozzi-Fallaci.

"Ancora troppo alto a Firenze e in gran parte della regione, il dato sul numero di auto in circolazione per abitante" aggiunge Cecchi. "Le città toscane dovrebbero avere più cura della mobilità pedonale e ciclabile e della mobilità elettrica condivisa, redistribuendo progressivamente lo spazio urbano, e ridurre la domanda di mobilità avendo come obiettivo il modello policentrico di 'città 15 minuti'", l’idea secondo la quale i servizi essenziali di tutti i giorni sono raggiungibili in pochi minuti, a piedi o in bicicletta.

L’analisi inquadra infine anche il trasporto regionale, relativamente a linee cruciali per la mobilità ferroviaria come Firenze-Prato-Pistoia e Firenze-Livorno-Lucca, che secondo Legambiente dovrebbe essere potenziato migliorando il servizio lungo le linee esistenti con investimenti in tecnologie, alcuni interventi di raddoppio dei binari e con la possibilità di usare le nuove linee ad alta velocità anche per alcuni convogli pendolari, realizzando nuove stazioni.

Fonte: Repubblica Firenze


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