sabato 3 febbraio 2024

Mura cinquecentesche sotto i binari della #TramviaFi in P. della Libertà - Catalogate e sepolte di nuovo. I lavori continuano

Fonte immagine: La Repubblica Firenze

In piazza Libertà, dove si stanno realizzando i cantieri per la tramvia che unirà la Fortezza con piazza San Marco, sono intervenuti degli archeologi. Chi ha attraversato la zona tra giovedì e venerdì mattina li ha visti, con le loro giacche gialle, intenti a scavare e spolverare. «Cosa avranno scoperto? I lavori si bloccheranno?» si è domandato qualcuno. Gli specialisti stavano operando al di sotto della superficie stradale, ma al di sopra delle antiche mura cinquecentesche di Firenze, vicino al Parterre e all’arco di trionfo di Porta San Gallo.

Alcuni hanno osservato gli operai consegnare i reperti rinvenuti in fondo a un’archeologa, che li ha registrati e messi in salvo, ma è stato un lavoro breve. Le mura della fortificazione costruite nella seconda metà del Cinquecento, ancora intatte nel tratto che sarà attraversato dai binari del tram, sono state esposte solo per poche ore, il tempo necessario per essere pulite, fotografate, documentate, protette e ricoperte.

La scoperta non ha sorpreso tecnici e amministrazione comunale che, grazie alle mappe storiche, si aspettavano di trovare vicino ai cantieri le mura dei vecchi bastioni. Nel caso di piazza Libertà, è riemersa la punta delle mura che si affacciava sul Mugello, ma è stata sepolta di nuovo nella giornata di venerdì. La soprintendente di Firenze, Antonella Ranaldi, spiega il motivo: «Non ostacolano la continuazione dei lavori, perché in corrispondenza di esse, passeranno le rotaie sulla sede stradale. Per questo sono state salvaguardate, dopo essere state documentate e fotografate, in modo da non essere danneggiate. Si tratta della fortificazione cinquecentesca demolita per erigere l’Arco dei Lorena».

Chiamato anche Arco di Trionfo fu innalzato nel 1737 per celebrare l’arrivo a Firenze della dinastia dei Lorena, che governò il Granducato di Toscana. A parte il Baluardo a San Giorgio, non ci sono altre parti emerse dei bastioni cinquecenteschi. «Visto l’interesse storico, avevo proposto di trovare una soluzione che consentisse di vederli — spiega la soprintendente — . Avevo suggerito di portarli a una quota tale da rivedere la luce, ma dato che proprio in corrispondenza di esse passeranno i binari della tramvia non è stato possibile farlo».

Quindi i lavori della tramvia vanno avanti nonostante le mura rinascimentali e si cerca di rispettare il crono-programma. «Al momento attuale, partendo dalla Fortezza, passando da Lavagnini, si procede verso la conclusione, con l’incrocio dei binari e le pensiline: direi che qui siamo a buon punto — spiega l’assessore comunale Stefano Giorgetti -. In piazza Libertà manca il tratto di collegamento Cavour—Matteotti. In San Marco si stanno facendo la pavimentazione e la fermata. Siamo in ritardo in via La Pira e in via La Marmora, dove per il completamento stanno lavorando più ditte in contemporanea. Qui mancano il collegamento con Matteotti, la sistemazione urbana e della sede tramviaria per il tratto promiscuo verso Bagno a Ripoli».

E per la consegna dei lavori: «Secondo i tempi contrattuali la fine dovrebbe arrivare a marzo. A fine marzo vedremo a che punto siamo e ad aprile potremmo già vedere il tram in azione per le prove di sistema, propedeutiche al collaudo per mettere in esercizio il tram, cosa che avverrà dopo il verbale della commissione formata dai tecnici del ministero». 

Fonte: La Repubblica Firenze

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