Tranvia in centro sì o no, io credo che il problema verrà affrontato con logiche diverse dalla razionalità.
Il passaggio in piazza Duomo sarebbe necessario per avvicinare l'asse principale di trasporto pubblico della città del futuro, a quella parte di città che raccoglie in se tutte le funzioni in essa contenute: turistiche, di tempo libero, culturali, amministrative, direzionali, commerciali, residenziali.
Allontanare dal centro questa arteria, porta a riconsiderare l'intera funzione del centro, da cuore pulsante della città, a mero museo a cielo aperto.
D'altronde buttarsi a testa bassa contro quell'aggregazione di poteri che ormai, più per partito preso che per convizione, ha sposato la contrarietà alla tranvia al Duomo, rischia di danneggiare ancora di più la città, visto gli agganci col governo centrale che questa aggregazione ha e mantiene.
Renzi, credo, ha sposato la teoria del male minore, cercare di bilanciare le pressioni, con scelte di rottura su alcune decisioni prese dalla precedente amministrazione, tranvia al Duomo in primo luogo, per evitare lo scontro frontale con quei poteri che possono con facilità chiudere i rubinetti provenienti da Roma verso la nostra città e danneggiarla molto di più che una deviazione della tranvia su via Nazionale.
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