martedì 25 giugno 2024

La tranvia è un mezzo pubblico. Il tram non è di destra e non è di sinistra.

 La tranvia, come i bus, come la metro, come i treni urbani, sono mezzi pubblici. I politici, quando sono in carica, dovrebbero rivolgersi, per decidere di migliorare il trasporto pubblico, ai tecnici del settore, i quali, in base alle caratteristiche del territorio, dovrebbero suggerire quale sia il mezzo migliore, o la combinazione di più mezzi, per migliorare il trasporto pubblico.

Per una strana situazione, a Firenze è nata invece una corrente di pensiero che suggerisce ai politici, soprattutto di destra, che il tram sia di sinistra, e tutto il resto, busvie, minibus, treno e ovviamente la metro sia di destra. Tutto questo è dovuto non a considerazioni tecniche, ma sulla scia di comitati di quartiere, lamentele social, amanti incondizionati dell'auto, supponendo che cavalcare queste istanze porti dei vantaggi elettorali.

Non credo che la vittoria della Funaro sia ascrivibile solo alla sua posizione netta sull'estensione della rete tranviaria, ma sono convinto che questa sua posizione abbia avuto il suo peso, perchè, forse ancora alla destra questo non è chiaro, ma ai fiorentini il tram piace, perchè passa ogni 4 minuti, perchè da certezze di movimento, di arrivare sempre in orario sul posto di lavoro, è economica, non richiede la necessità di cercare parcheggio o pagare esose soste a pagamento; è veloce, in certi orari ci metti meno in tram che in auto a fare certi percorsi; Il venerdì e il sabato sera ti permette di bere uno shottino in più e tornare tranquillamente a casa (non sarebbe male il servizio h24, ma forse è pretendere troppo). il valore dell'appartamento lungo il suo percorso ha avuto un notevole aumento. Quando scendi sei già per strada e non devi metterci 10 minuti solo per uscire dalla stazione della metro ed avere fermate molto più rade e potrei continuare, ma soprattutto perchè i tecnici del settore dicono che è il mezzo più adatto ad una città come Firenze, integrato con un ottimo servizio di bus (e qui ancora non ci siamo) e magari con una dorsale di treni urbani (magari...).

Certo non è oro tutto quello che luccica. Le cose potevano essere fatte meglio: si poteva evitare di dipingere di nero i pali e sfruttare un po' di più gli ancoraggi agli edifici, ma non fatevi ingannare, i tram a batteria senza pali, hanno meno impatto visivo, ma sono molto meno ecologici dei tram con linea aerea (le batterie poi si devono smaltire con i loro residui chimici). Certi nodi non sono perfetti, ancora molti si chiedono chi  abbia pensato l'attuale conformazione di piazza Vittorio Veneto. Incredibilmente in altri casi il risultato è migliore delle attese: l'attraversamento di viale Belfiore senza sottopasso presagiva ingorghi infernali, invece l'attuale configurazione è più scorrevole della precedente in assenza di tranvia. Anche al Ponte alla Vittoria non si incontrano più i fenomenali ingorghi di un tempo e i rallentamenti sono solo verso Porta al Prato, dove per altro è cambiato pochissimo rispetto al periodo ante-tram.

Prima che qualcuno mi corregga nei commenti, si può dire sia tramvia che tranvia, io preferisco questa seconda forma, ma si possono usare entrambe (lo dice anche la Crusca), e nell'uso comune ha prevalso la prima. Peccato.    

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