In un articolo di qualche decina di righe è difficile dire tante imprecisioni come quelle presenti sull'articolo del Corriere Fiorentino linkato e riportato nella sottostante rassegna stampa.
Ecco alcuni stralci:
...Né in un senso né nell'altro, ad esempio, è indicata la direzione del viaggio. Il fatto non è di poco conto al capolinea di via Alamanni, dove naturalmente abbondano i turisti e i passeggeri ritornati a Firenze e che ancora non conoscono la tramvia.
Intanto io questa osservazione non l'ho capita.
...«Nei giorni scorsi il display segnalava la direzione e il tempo da attendere - dice Costanza - mentre ora ripete soltanto che è necessario il biglietto».
Ma quando mai... i tempi di attesa sono rimasti, si è allungata solo la durata del messaggio.
Contrariamente a quanto annunciato, e cioè che la linea 1 era in funzione fino a circa mezzanotte, si apprende da un altro foglio stampato e appiccicato alla fermata di Via Alamanni che per Villa Costanza l'ultima partenza è alle 20:22 e per De André alle 21:26.
Chi ha seguito la vicenda tranvia fin da prima dell'inaugurazione, e non chi si improvvisa giornalista senza nemmeno documentarsi, sa bene che è stato più volte dichiarato che il primo mese il servizio sarebbe terminato intorno alle 21.30; solo dopo il 21 marzo la tranvia entrerà a regime con termine del servizio intorno a mezzanotte (troppo presto - dico io).
Da Porta al Prato e Paolo Uccello salgono o scendono pochissime persone, mentre “Cascine” e “Vittorio Veneto”...
Da qui se ne deduce che lo pseudo giornalista non è nemmeno montato sul tram, almeno nel tratto Cascine, visto che la fermata Vittorio Veneto non esiste.
Alla fermata di De André ci si accorge che la tramvia è ignorata o quasi dagli studenti: al parcheggio del Liceo Scientifico Newton, in via De André, si notava il solito nugolo di motorini.
Anche questa considerazione è senza senso. Ovviamente nessuno si è curato di controllare i convogli in arrivo a "De Andre'" nelle ore precedenti l'ingresso degli studenti, altrimenti avrebbe notato la fiumana di ragazzi anche oggi scesi dai tram. Poi chi viene da Lastra a Signa, da Vingone o dal Galluzzo, preferirà senz'altro continuare ad usare il motorino piuttosto che il tram che non copre la propria abitazione.
E chissà se è ancora troppo presto perché incomincino i lavori a Villa Costanza, dove campeggia una collina che tutti indicano con sarcasmo quale "luogo adibito a parcheggio scambiatore”. Questa collina, di fatto artificiale, è formata dall'enorme quantità di terre di scavo ammassate durante la costruzione della Linea 1
Altro esempio di pressappochismo... La terra da riporto presso Villa Costanza ha origine dagli scavi per la terza corsia autostradale, e la linea 1 a ben poco a che vedere, visto che tra l'altro si è scavato ben poco... è tutta in superficie. Particolare conosciuto da tutti e soprattutto conosciuto dagli addetti ai lavori, ma l'autore dell'articolo non sembra esserlo... E la responsabilità resta tutta di Autostrade se quella terra è lì e il parcheggio non c'è ancora.
Complimenti un bell'articolo.
Hai perfettamente ragione, il giornalismo "fatto in casa" sta rovinando l'Italia.
RispondiEliminaContinua così con il blog!
Hai ragione, in quest'articolo ci sono alcune scorrettezze. Pur riconoscendole, vorrei spezzare una lancia a favore dello "pseudo-giornalista" (come lo definisci) che ha scritto il pezzo. Penso che spesso parte della colpa di queste scorrettezze sia da ricercare nel "sistema" e non nel singolo giornalista. Mi spiego meglio. Chi vuole iniziare questo mestiere si trova di fronte a collaborazioni con testate, il più delle volte sottopagate (specie in quelle meno conosciute). Il collaboratore non ha uno stipendio fisso ma viene pagato per ogni singolo articolo che scrive, in base alle news che riesce a racimolare. Chiaramente non può vivere di questo e si trova costretto a fare un altro lavoro, pur continuando a scrivere pezzi nella speranza, un giorno, di avere un contratto. Qual è il dramma? Il tempo è poco, il ragazzo frustrato e i risultati sono articoli pressappochisti. Ti parlo per esperienza: io collaboro per un giornale locale. Faccio del mio meglio per essere accurata e corretta in quello che scrivo e "spreco" un sacco di tempo a documentarmi per non sparare cavolate (fermo restando che anche i giornalisti, o pseudo-tali, sono essere umani e per questo non infallibili). Ora lo posso fare perchè sono in cerca di lavoro: ma quando ce l'avrò riuscirò a continuare così? Ne dubito. Non considerare le mie parole una polemica. Volevo solo presentare un diverso punto di vista... per invitare a guardare gli altri (con i loro errori) con uno sguardo più comprensivo. Putroppo i problemi stanno quasi sempre a monte, non a valle.
RispondiEliminaDetto questo, complimenti per il blog, ben curato!
Annalisa